mercoledì 24 luglio 2013

CONSIGLIO COMUNALE DEL 15 LUGLIO 2013


VARIAZIONI AL BILANCIO DI PREVISIONE 2013

Nel corso dell’esercizio di competenza, il bilancio di previsione del Comune può subire variazioni in ragione di esigenze concrete di fronte alle quali l’Ente può trovarsi nell’esercizio delle proprie funzioni.
E ciò ancor più se il bilancio, come nel nostro caso, è stato approvato con largo anticipo (6 maggio) rispetto alla scadenza prevista dal governo (30 settembre).
Queste le variazioni fin qui operate:

PARTE CORRENTE – MAGGIORI ENTRATE € 17.560
Addizionale consumo energ. el. € 2.650
Tassa ammissione posti ruolo € 900
Dividendi CAP-IDRA € 4.160
Proventi da imprese € 9.850
TOTALE 17.560

PARTE CORRENTE – MINORI SPESE € 8.200
Servizio tutoraggio € 1.000
Materiale consumo anagrafe € 200
Spese postali € 7.000
TOTALE 8.200

PARTE CAPITALE – MINORI SPESE: € 1.000 manutenzioni

PARTE CORRENTE – MAGGIORI SPESE € 25.760
Spese Commissioni € 1.500
Materiale consumo. uff. segreteria € 600
Manutenzione impianti € 6.000
Formazione obbligatoria € 2.500
Imposte e tasse € 400
Revisione inventario € 2.600
Energia el. Villa Casnati € 2.000
Spese uff. anagrafe € 200
Restituzione entrate € 1.000
Fondo di riserva € 6.610
Riscaldamento biblioteca € 2.000
Contributi CIMEP € 350
TOTALE € 25.760

PARTE CAPITALE – MAGGIORI SPESE : € 1.000 restituzione Oneri di urbanizzazione

Le variazioni sugli stanziamenti di bilancio 2013 non pregiudicano, ovviamente, gli equilibri complessivi, come attestato dallo stesso organo di revisione.
L’Assessore al bilancio informa, con l’occasione, che la Giunta ha provveduto a rimodulare il patto di stabilità per il corrente anno, in seguito all’assegnazione di uno spazio finanziario di € 104.888 del patto regionale verticale.
Di conseguenza aumenta la nostra capacità di spesa in conto capitale di pari importo.

LEGGE 167 – TRASFORMAZIONE DEL DIRITTO DI SUPERFICIE IN DIRITTO DI PROPRIETÀ. PROROGA PER ALCUNI CONDOMINII

È stata prorogata al 13.9.2013 l’adesione alla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà, limitatamente alle unità immobiliari ricadenti nelle seguenti convenzioni:
Convenzione n. 6 del 15.12.1980 – I.A.C.P-M. – Condominio via F. Santi, 4
Convenzione n. 7 del 20.3.1981 – Cooperativa Lavoratori Rizzoli – Condominio Di Vittorio
Convenzione n. 9 del 19.6.1981 – I.A.C.P.M. – Condominio Europa, 13
Convenzione n. 10 del 24.3.1983 – I.A.C.P.M. – Condominio ALER – via Torino 13 – viale Europa, 12.
La proroga si è resa necessaria dalla complessità del procedimento di trasformazione che, assieme al consistente numero di soggetti aventi diritto all’operazione di trasformazione, hanno ritardato l’invio delle proposte di adesione ai soggetti di cui alle appena richiamate convenzioni.
Gli interessati, di cui ai condominii sopra citati, potranno pertanto ancora usufruire dello sconto del 15% fino al 14.9.2013.

RICOGNIZIONE SOCIETÀ PARTECIPATE

È uno dei diversi adempimenti che si sarebbero dovuti compiere, dopo diverse proroghe governative, entro il 31.12.2011. Un lavoro supplementare che l’Amministrazione si è sobbarcata con un notevole appesantimento di tipo amministrativi che intralcia la normale operatività dell’Ente. Ma così è stato necessario farlo, vista l’inadempienza della precedente Giunta.

La Legge finanziaria del 2008 ( L. 244 del 24.12.2007) stabilisce che gli Enti locali non possono costituire società di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, né assumere o mantenere direttamente o indirettamente partecipazioni, anche di minoranza, in tali società.
È, però, ammessa la costituzione di società che producono servizi di interesse generale e, quindi, l’assunzione di partecipazioni in tali società.

La ratio è ovviamente quella - soprattutto per i Comuni di una certa entità - di razionalizzare il proprio sistema di partecipazioni, ottimizzando il controllo delle risorse.

DUE NUOVI SERVIZI A BUSSERO
  1. Il Tempo per le famiglie che, a partire dal prossimo autunno e fino a giugno 2014;
  2. L’Assistenza Domiciliare Handicap (A.D.H.)
Il Tempo per le famiglie si rivolge a bambine e bambini da 0 a 3 anni non frequentanti il Nido, accompagnati dal genitore o altra figura adulta di riferimento. È prevista la presenza di due educatrici e la supervisione di un pedagogista. Sono previste al massimo 15 coppie adulto/bambino. Gli incontri avvengono con frequenza bisettimanale (al mattino) ed hanno una durata di tre ore ciascuno. Vengono così coniugate due esigenze diverse: quella di fornire ai bambini spazi e materiali adeguati a favorire le prime scoperte, l’esplorazione, il movimento, la fantasia; quella di offrire agli adulti momenti di scambio e di dialogo in un contesto di gruppo.

Il Servizio educativo domiciliare per persone diversamente abili (A.D.H.) è un aiuto educativo rivolto alle persone con disabilità. È finalizzato a soddisfare specifici bisogni sociali o educativi delle persone con handicap o per esigenze di sollievo del nucleo familiare. Così, un educatore professionale, in giorni ed ore concordati con la famiglia, si recherà a casa dell’utente per svolgere insieme un percorso educativo.
Il Servizio viene erogato a persone con disabilità, sia minori che adulti fino al 65° anno di età, in possesso di idonea certificazione di cui alla Legge 104/1992.
Informazioni più dettagliate vengono fornite dal Servizio Sociale del Comune.
Da sottolineare la valenza sociale di tali servizi e lo sforzo dell’Amministrazione comunale guidata da Curzio Rusnati in una fase in cui le risorse del Comune sono molto limitate ed i tagli governativi assai sostanziosi.

REGOLAMENTO COMMISSIONE MENSA

È stato approvato all’unanimità il Regolamento della Commissione Mensa . Trattasi di un organo di partecipazione dei genitori, costituita a livello comunale, che esercita le sue funzioni nell’ambito del servizio di refezione scolastica.
Scopo della Commissione Mensa è, infatti, quello di contribuire al miglioramento della qualità del servizio, nell’ottica di una costante collaborazione con i competenti organi comunali ed il servizio igienico sanitario regionale.
La Commissione viene formalmente nominata dal Sindaco, con apposito decreto. È composta: dal Sindaco; dal responsabile servizio istruzione; dai rappresentanti dei genitori (scuole: infanzia, primaria, secondaria); da tre rappresentanti del corpo docente (uno per plesso); da tre rappresentanti della ditta che gestisce il servizio; da un rappresentante degli educatori del Nido; da un rappresentante di minoranza dell’Amministrazione comunale.

RATIFICA DELIBERA DI GIUNTA DEL 20.6.2013 – VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE 2014/2015

Lo scorso 20 giugno 2013, la Giunta, verificata l’urgenza oggetto della delibera relativa all’affidamento del servizio di Tesoreria 1.7.2013 – 31.12.2017, ha provveduto alla relativa variazione del bilancio di previsione 2014/2015, riservandosi - come da previsione di legge - di sottoporre la deliberazione in parola alla ratifica del Consiglio comunale odierno.
Il servizio di Tesoreria è stato aggiudicato alla Banca di Credito Cooperativo di Carugate, unica partecipante alla trattativa privata (essendo andata deserta la precedente gara ad evidenza pubblica), o, per la precisione, alla procedura negoziata di cottimo fiduciario.
L’affidamento, ci piaccia o meno, comporta per l’Ente un onere di € 20.000 (ventimila) annui.

Per il corrente anno (2013) si è dal fondo di riserva, mentre per gli anni 2014 e 2015 si è provveduto come segue:
  • variazione al bilancio di previsione 2014 relativo alla maggiore spesa corrente per € 17.500 con prelievo di pari importo dal Fondo di riserva (2014);
  • variazione al bilancio di previsione 2015 relativo alla maggiore spesa corrente per € 17.500 con minore spesa corrente di pari importo dal capitolo manutenzione del verde.
Anche la presente variazione non pregiudica, ovviamente, gli equilibri complessivi del bilancio.

PRELIEVO DAL FONDO DI RISERVA

Il Consiglio comunale ha preso atto che lo scorso 20 giugno sono stati prelevati dal Fondo di riserva:
  • 700 per compenso componenti esterni Commissione concorso assistente sociale ;
  • 7.000 per l’affidamento del servizio di Tesoreria, limitatamente all’anno 2013.


mercoledì 26 giugno 2013

CONSIGLIO COMUNALE DEL 21 GIUGNO 2013

Ordine del giorno:
Comunicazioni del Sindaco
1) Cem ambiente - Presa d'atto conclusione fase istruttoria ed approvazione proposta di revisione statutaria;
2) Approvazione convenzione col Comune di Pessano per la gestione associata del servizio di Polizia Locale;
3) Approvazione regolamento per la concessione della cittadinanza onoraria;

mercoledì 12 giugno 2013

UN COMMENTO SEMISERIO A UNA VISITA GUIDATA

di Marco Vergani

Dopo un lungo inverno e una lunga e piovosa primavera il sole è tornato a risplendere. Con il sole sono ripresi i lavori nel centro polifunzionale. Le ruspe sono tornate in attività e nuove squadre di operai stanno completando le strutture dell’opera che, al di là delle reciproche prese di posizione, doterà Bussero di nuovi spazi per svariate attività sportive, ludiche e culturali.
Con i muratori in fermento si avvicina sempre più il tempo di stabilire in qual modo programmare l’utilizzo e la gestione degli spazi.
Per questo motivo l’Amministrazione Comunale ha iniziato una serie di valutazioni e di consultazioni. Con l’intento di coinvolgere i più giovani che - quando l’opera è stata pensata - se va bene andavano all’asilo, ha appena organizzato una visita guidata al cantiere.
Così sabato 8 gennaio 2013 alle ore 10 ho approfittato dell’occasione, mi sono accodato ed ho partecipato a un tour esplorativo guidato dal progettista Prof. Boatti accompagnato dall’Arch. Paolini e dall’Ing. Benvenuti. C’erano il sindaco, il vicesindaco, un assessore e tre consiglieri comunali. Se ho dimenticato qualcuno chiedo venia.
Chi si era portato il casco, chi si era presentato con le infradito, chi aveva la macchina fotografica, chi aveva le idee precise, chi voleva solo curiosare: insomma un gruppo eterogeneo e accattivante. Grazie al cielo avevamo a disposizione un docente del politecnico la cui professione è spiegare e interrogare gli studenti. Faceva le domande e distribuiva crediti.
Dopo avere scostato un pannello della rete metallica, che cinge il sito sul lato ovest, il gruppo dei visitatori è entrato nell’area del cantiere nel punto dove iniziava il percorso di strisce bianche rosse predisposto dall’impresa per impedire ai viandanti di perdersi tra i detriti.
La visita è cominciata dalla ludoteca che si trova ad ovest della palestra. Gli spazi sono molto alti e ho subito pensato alla possibilità di realizzare soppalchi. In questo frangente qualcuno si è meravigliato della mia pretesa, perché di solito, più che ai soppalchi, penso alla cripte e alle cantine. In proposito la mia teoria è che è più facile costruire una cantina quando il palazzo non è ancora stato edificato.
Per fortuna, quando poco dopo siamo entrati nella palestra, ho subito individuato un bellissimo spazio di risulta sotto le gradinate del pubblico e i miei accompagnatori hanno pensato che fossi tornato alla normalità, hanno smesso di preoccuparsi e mi hanno abbandonato.
Lasciato al mio destino ho visto la palestra. Gli esperti assicurano che si possono svolgere gare di livello nazionale. I tecnici hanno parlato dei pavimenti, ma io guardavo verso il tetto, perché la copertura della palestra vista dall’interno è particolarmente pregevole con le lunghe travi in legno lamellare e i pilastri “segreti” per sostenerle.
Nell’angolo nord ovest sono collocati gli ambienti per il centro di aggregazione giovanile disposto su due piani quasi pronti per essere usati dai ragazzi.
Ci è stato spiegato che tutti gli spazi sono indipendenti e chi entra in un luogo non può accedere agli altri. Questo permetterà di utilizzare e, quindi, riscaldare di volta in volta solo quello che serve senza reciproche interferenze.
Tra un mattone e un cavalletto non è che si poteva vedere proprio tutto, però nella palestra ci sono i bagni, la balconata per i pompieri, quella per i giornalisti e altri ambienti ancora da rifinire. Mi sono perso gli spogliatoi, ma sono sicuro che ci sono, perché ho visto il progetto.
Personalmente avrei preferito una palestra dalle ampie vetrate, ma mi hanno spiegato che, per evitare di abbagliare gli atleti, le norme sportive sono vincolanti e bisogna ricorrere alla luce artificiale.
Nel dubbio, per consumare poca corrente, faccio poco sport e ingrasso, ma non si può pretendere tutto dalla vita.
Sul fronte est della palestra la zona fitness si affaccia su un terrazzo panoramico: si vedono le case di Gorgonzola dove sono nato e il campanile della chiesa dove mi hanno battezzato. Mi sono commosso anche se non tutti hanno notato il particolare.
Il progettista ci ha parlato della piazza centrale con il teatro all’aperto. Anche se per ora si vendono ancora gli anelli dei pozzi perdenti il colpo d’occhio dalla cima della gradinata fa il suo effetto.
Lasciata alle spalle la palestra il gruppo dei turisti si è avventurato nello sterrato all’ombra di due pioppi e si è portato presso l’ingresso dell’auditorium.
Definire l’edificio circolare auditorium è riduttivo, perché la struttura è polivalente e sotto il cupolone non c’è solo il teatro, ma anche aule, camerini, spazi espositivi, scale, bagni e servizi.
Interessante il riuscito esperimento teatrale di recitazione per saggiare l’acustica. Un poco più complicato aggirare la sorveglianza delle guide per avventurarsi nel retropalco e nei camerini degli attori, ma l’impressione complessiva è stata quella di un teatro accogliente diviso tra la platea e la galleria.
A quel punto del giro ho trovato tre viti di acciaio abbandonate nella polvere e, appesantito da questa zavorra, mi sono accodato alla fila per raggiungere il locale sottotetto, o meglio, il locale sotto la cupola.
Giunti in cima alle scale anche i soggetti più scettici sono costretti ad ammettere che l’ambiente sotto la cupola è un ambiente considerevole. Se le travi lamellari della palestra sono piacevoli alla vista le travi lamellari della cupola affascinano e l’ambiente circolare che lì si sviluppa fa correre la fantasia.

sabato 25 maggio 2013

167 - ATTENZIONE

RAGGIRANO I CITTADINI CON INFORMAZIONI PARZIALI E INESATTE
Di cosa parlo?
DEL RISCATTO DEL DIRITTO DI PROPRIETÀ DELLE CASE SU AREE EX LEGGE 167
Chi è che raggira?
PROGETTO BUSSERO E BUSSERO+, gruppi di opposizione in Consiglio comunale
Quale è il loro obiettivo?
GENERARE CONFUSIONE NEI CITTADINI AL FINE DI CREARE INCERTEZZE ALL'ADESIONE DELLA PROPOSTA DI RISCATTO

I FATTI
Ho partecipato all'assemblea pubblica organizzata dai citati gruppi consiliari per comprendere le ragioni del loro dissenso sulla proposta deliberata dal Consiglio comunale in merito al riscatto del diritto di proprietà delle abitazioni in aree 167.
La possibilità del riscatto è normata da leggi che, da un lato, fissano criteri di calcolo e di abbattimento del corrispettivo dovuto dai cittadini che vorranno aderire, dall'altro da norme che lasciano alla discrezionalità dei Consigli comunali la possibilità di introdurre ulteriori riduzioni del costo del riscatto nel rispetto di principi stabiliti.
Il Consiglio comunale di Bussero ha approvato due delibere recependo l'insieme delle leggi e norme vigenti per abbattere adeguatamente il costo del riscatto.
Il contenuto in oggetto è materia altamente sensibile, trattandosi delle abitazioni di un terzo delle famiglie di Bussero e quanto esse debbano pagare per il relativo riscatto.
In questa assemblea ho assistito a diverse argomentazioni che non mi hanno convinto.
Non entro nel merito della discrezionalità dei consiglieri comunali sulla possibilità di scegliere varie opzioni, come i tempi di pagamento o gli ulteriori sconti per agevolare i cittadini. Per non parlare della presunta sussistenza del conflitto di interesse, materia chiarita da una dichiarazione del Segretario comunale riportata in delibera.
I rilievi, su presunti errori nell'applicazione di norme che sono stabilite dalla legge e confermate dalla Corte dei Conti a sezioni riunite, sono privi di fondamento e lo dimostrerò di seguito con la documentazione allegata.
Tali rilievi sono stati argomentati dai relatori di Progetto Bussero e Bussero+ mettendo in alternativa la norma prevista dalla legge 448/98 (art. 31 commi da 45 a 49) a quanto deliberato dalla Corte dei Conti in sezioni riunite n. 22/CONTR/11 del 14-4- 2011.
Inoltre è stato citato come riferimento quanto fatto dal comune di Reggio Emilia in contrapposizione a quanto approvato dal comune di Bussero.
Per scrupolo mi sono riletto la citata delibera della Corte dei Conti, (allegata), e francamente non ho trovato nessuna contraddizione tra la stessa e i criteri adottati dal Consiglio comunale di Bussero. Viene infatti ripetutamente preso come riferimento la già citata vigente legge 448/98 art. 31 commi 47- 48, (anch’essa allegata), sia per “individuare un riferimento comuneal fine di agevolare, in maniera indifferenziata nelle diverse realtà locali, l’acquisizione in piena proprietà delle aree, sia per la determinazione del corrispettivo: Il comma 48 dello stesso articolo 31 contiene alcune previsioni la cui piena applicabilità, ad avviso del Collegio, è da ritenersi pacifica. … Anche con riguardo specifico al sistema di calcolo del corrispettivo, le Sezioni riunite ritengono che si debbano in ogni caso far salvi i residui profili disciplinari, la cui vigenza risulta confermata dalla perdurante possibilità,attraverso la loro applicazione, di soddisfare le esigenze di uniformità nella determinazione del corrispettivo e le finalità agevolative sottese al disposto normativo.
Il corrispettivo, pertanto, deve essere in primo luogo calcolato al netto degli oneri di concessione del diritto di superficie rivalutati. Deve, inoltre, continuare a farsi riferimento ad un metodo di calcolo che preveda la riduzione del 60 per cento rispetto al valore determinabile ai fini dell’indennità di espropriazione.”
Ho poi letto la delibera del Comune di Reggio Emilia(allegata): anch’essa conferma quanto disposto dal comma 48 dell'art 31 della legge 448/98, definendo un corrispettivo per il riscatto pari al 30% del valore venale delle aree, dal quale vengono detratti alla fine, rivalutati, gli oneri di concessione pagati.
Orbene, il comune di Bussero, con il criterio approvato dal Consiglio comunale, (vedi allegato1 e allegato2), ha sostanzialmente eguagliato il comune di Reggio Emilia, stabilendo il corrispettivo per il riscatto pari al 45% del valore venale delle aree, dal quale vengono detratti, rivalutati, gli oneri di concessione già pagati, il dovuto viene poi ridotto di un ulteriore 15% +15% +5%.
Ho voluto approfondire prima di dimostrare quanto obiettivamente e oggettivamente siano strumentali le posizioni sostenute dai promotori dell'iniziativa.
Fare oggetto di scontro politico, tra chi governa e chi sta all'opposizione, questo tema della casa e dei soldi dei cittadini non è una buona cosa, ma purtroppo ne ho avuto conferma dalle parole espresse da un leader di Progetto Bussero ex candidato sindaco, che ha invitato espressamente i cittadini a non aderire alla proposta di riscatto.
Vorrei solo ricordare che dieci anni fa Progetto Bussero si fece promotore di un'iniziativa, sempre sulla 167, con il risultato di avere solo procurato un danno economico ai cittadini aderenti in buona fede.
A Bussero+, che chiede ripetutamente di partecipare, vorrei ribadire che l’attuale Amministrazione Comunale ha dimostrato, sin dal suo insediamento, di essere aperta alla partecipazione ed ad accogliere il contributo di tutti.
Occorre però coerenza: ci ricordiamo tutti le posizioni espresse da Bussero+,“non bisogna svendere la 167 è patrimonio collettivo”, mentre oggi invece si invoca “perchè pagare così tanti soldi?”.
Fatte salve le diverse opzioni programmatiche e le divisioni che potranno ancora esserci nel merito delle scelte che stanno nella discrezionalità delle competenze dei consiglieri comunali, perchè continuate a insinuare, senza nessun fondamento, come dimostrato anche da questo episodio, scorrettezze nel procedimento amministrativo, che tra l'altro sta in capo esclusivamente alla responsabilità dei tecnici e dei funzionari comunali che debbono esprimere sempre preventivamente il parere di regolarità e legittimità?
Così non si costruisce nulla.
(a.g.)

giovedì 23 maggio 2013

HAWA ADEN MOHAMAD INCONTRA IL CONSIGLIO COMUNALE

INCONTRO AMMINISTRAZIONE COMUNALE CON HAWA ADEN MOHAMAD

Mercoledì 22 maggio 2013 in Consiglio Comunale c'è stato l'incontro con Hawa Aden Mohamad fondatrice e direttrice del GECPD (Centro educativo per la Pace e lo Sviluppo di Galkayo), un centro che si trova nella Somalia nord-orientale, nella regione del Puntland.
Ad Hawa è stato ha assegnato dall'Alto Commissariato delle Nazioni unite per i Rifugiati (UNHCR) il Premio Nansen per i Rifugiati edizione 2012.


Zia Hawa, come ormai noi la chiamiamo in tono confidenziale, è un’ex rifugiata che ha scelto di tornare nella sua terra, la Somalia, per sostenere un’ambiziosa iniziativa educativa. Il suo operato ha cambiato radicalmente la vita di migliaia di donne e di ragazze sfollate, donne e ragazze che sono tra i soggetti più vulnerabili della società somala – che spesso si trovano ad affrontare marginalità, abusi, violenze di ogni tipo, compreso lo stupro.
Il GECPD, con la direzione di Mama Hawa (così come tutti la chiamano in Somalia) da quando è stato istituito nel 1999 ad oggi, ha fornito assistenza ad oltre 215.000 persone, aiutandole a riprendere in mano la propria vita.
Come Spazio Solidale, dal 2001, siamo orgogliosi di sostenere economicamente il GECPD in Somalia, lo sosteniamo grazie alla presenza del calendario multi religioso e multiculturale “L’Orologiaio Matto”, un calendario che viene costruito con progetti a carattere interculturale, sempre diversi, realizzati all’interno di scuole elementari e medie. Ad esempio il calendario 2013 è stato realizzato all’interno della scuola primaria di Bussero.
Perché sosteniamo il GECPD? Ci ha convinto e ci convince il lavoro che svolge, l’affermazione dei diritti delle donne, il diritto all’istruzione delle bambine, il diritto alla salute a partire dalla lotta contro le MGF (mutilazioni genitali femminili), l’impegno in favore delle popolazioni sfollate dalle altre regioni per i conflitti armati e i ricorrenti eventi climatici, tsunami, siccità, carestie.
Da due anni, 2012 e 2013, abbiamo l’onore di partecipare, per un pezzetto, ad un progetto ambiziosissimo “Una scuola per l’infanzia in Somalia”, sostanzialmente la costruzione di tre scuole primarie, una all’interno del Centro e le altre in due campi profughi.
Lavorare per le bambine e i bambini somali significa lavorare per costruire un futuro di pace per la Somalia. Noi sosteniamo Faduma, una nostra associata somala, che vive da molti anni in Italia ma che, in questi due anni è tornata in Somalia per coordinare questo progetto e che oggi è qui con noi e con zia Hawa.
Ogni giorno, con il suo lavoro, Mama Hawa diffonde nella sua martoriata terra somala un messaggio di speranza, un messaggio di pace, di salvaguardia del valore della vita umana, della vita delle donne e delle bambine che spesso sono le vittime peggiori di guerre e violenze.
Noi diciamo grazie a Mama Hawa per quello che fa e per l’opportunità che ci offre nel sostenere lei e tutto il GECPD.

mercoledì 15 maggio 2013

CONSIGLIO COMUNALE 6 MAGGIO 2013

PUBBLICHIAMO AMPI STRALCI DEL CONSIGLIO COMUNALE SUDDIVISO PER ARGOMENTI

BILANCIO CONSUNTIVO 2012


REGOLAMENTO TARES


BILANCIO DI PREVISIONE 2013


SCHEMA CONTRATTO 167