mercoledì 26 giugno 2013

CONSIGLIO COMUNALE DEL 21 GIUGNO 2013

Ordine del giorno:
Comunicazioni del Sindaco
1) Cem ambiente - Presa d'atto conclusione fase istruttoria ed approvazione proposta di revisione statutaria;
2) Approvazione convenzione col Comune di Pessano per la gestione associata del servizio di Polizia Locale;
3) Approvazione regolamento per la concessione della cittadinanza onoraria;

mercoledì 12 giugno 2013

UN COMMENTO SEMISERIO A UNA VISITA GUIDATA

di Marco Vergani

Dopo un lungo inverno e una lunga e piovosa primavera il sole è tornato a risplendere. Con il sole sono ripresi i lavori nel centro polifunzionale. Le ruspe sono tornate in attività e nuove squadre di operai stanno completando le strutture dell’opera che, al di là delle reciproche prese di posizione, doterà Bussero di nuovi spazi per svariate attività sportive, ludiche e culturali.
Con i muratori in fermento si avvicina sempre più il tempo di stabilire in qual modo programmare l’utilizzo e la gestione degli spazi.
Per questo motivo l’Amministrazione Comunale ha iniziato una serie di valutazioni e di consultazioni. Con l’intento di coinvolgere i più giovani che - quando l’opera è stata pensata - se va bene andavano all’asilo, ha appena organizzato una visita guidata al cantiere.
Così sabato 8 gennaio 2013 alle ore 10 ho approfittato dell’occasione, mi sono accodato ed ho partecipato a un tour esplorativo guidato dal progettista Prof. Boatti accompagnato dall’Arch. Paolini e dall’Ing. Benvenuti. C’erano il sindaco, il vicesindaco, un assessore e tre consiglieri comunali. Se ho dimenticato qualcuno chiedo venia.
Chi si era portato il casco, chi si era presentato con le infradito, chi aveva la macchina fotografica, chi aveva le idee precise, chi voleva solo curiosare: insomma un gruppo eterogeneo e accattivante. Grazie al cielo avevamo a disposizione un docente del politecnico la cui professione è spiegare e interrogare gli studenti. Faceva le domande e distribuiva crediti.
Dopo avere scostato un pannello della rete metallica, che cinge il sito sul lato ovest, il gruppo dei visitatori è entrato nell’area del cantiere nel punto dove iniziava il percorso di strisce bianche rosse predisposto dall’impresa per impedire ai viandanti di perdersi tra i detriti.
La visita è cominciata dalla ludoteca che si trova ad ovest della palestra. Gli spazi sono molto alti e ho subito pensato alla possibilità di realizzare soppalchi. In questo frangente qualcuno si è meravigliato della mia pretesa, perché di solito, più che ai soppalchi, penso alla cripte e alle cantine. In proposito la mia teoria è che è più facile costruire una cantina quando il palazzo non è ancora stato edificato.
Per fortuna, quando poco dopo siamo entrati nella palestra, ho subito individuato un bellissimo spazio di risulta sotto le gradinate del pubblico e i miei accompagnatori hanno pensato che fossi tornato alla normalità, hanno smesso di preoccuparsi e mi hanno abbandonato.
Lasciato al mio destino ho visto la palestra. Gli esperti assicurano che si possono svolgere gare di livello nazionale. I tecnici hanno parlato dei pavimenti, ma io guardavo verso il tetto, perché la copertura della palestra vista dall’interno è particolarmente pregevole con le lunghe travi in legno lamellare e i pilastri “segreti” per sostenerle.
Nell’angolo nord ovest sono collocati gli ambienti per il centro di aggregazione giovanile disposto su due piani quasi pronti per essere usati dai ragazzi.
Ci è stato spiegato che tutti gli spazi sono indipendenti e chi entra in un luogo non può accedere agli altri. Questo permetterà di utilizzare e, quindi, riscaldare di volta in volta solo quello che serve senza reciproche interferenze.
Tra un mattone e un cavalletto non è che si poteva vedere proprio tutto, però nella palestra ci sono i bagni, la balconata per i pompieri, quella per i giornalisti e altri ambienti ancora da rifinire. Mi sono perso gli spogliatoi, ma sono sicuro che ci sono, perché ho visto il progetto.
Personalmente avrei preferito una palestra dalle ampie vetrate, ma mi hanno spiegato che, per evitare di abbagliare gli atleti, le norme sportive sono vincolanti e bisogna ricorrere alla luce artificiale.
Nel dubbio, per consumare poca corrente, faccio poco sport e ingrasso, ma non si può pretendere tutto dalla vita.
Sul fronte est della palestra la zona fitness si affaccia su un terrazzo panoramico: si vedono le case di Gorgonzola dove sono nato e il campanile della chiesa dove mi hanno battezzato. Mi sono commosso anche se non tutti hanno notato il particolare.
Il progettista ci ha parlato della piazza centrale con il teatro all’aperto. Anche se per ora si vendono ancora gli anelli dei pozzi perdenti il colpo d’occhio dalla cima della gradinata fa il suo effetto.
Lasciata alle spalle la palestra il gruppo dei turisti si è avventurato nello sterrato all’ombra di due pioppi e si è portato presso l’ingresso dell’auditorium.
Definire l’edificio circolare auditorium è riduttivo, perché la struttura è polivalente e sotto il cupolone non c’è solo il teatro, ma anche aule, camerini, spazi espositivi, scale, bagni e servizi.
Interessante il riuscito esperimento teatrale di recitazione per saggiare l’acustica. Un poco più complicato aggirare la sorveglianza delle guide per avventurarsi nel retropalco e nei camerini degli attori, ma l’impressione complessiva è stata quella di un teatro accogliente diviso tra la platea e la galleria.
A quel punto del giro ho trovato tre viti di acciaio abbandonate nella polvere e, appesantito da questa zavorra, mi sono accodato alla fila per raggiungere il locale sottotetto, o meglio, il locale sotto la cupola.
Giunti in cima alle scale anche i soggetti più scettici sono costretti ad ammettere che l’ambiente sotto la cupola è un ambiente considerevole. Se le travi lamellari della palestra sono piacevoli alla vista le travi lamellari della cupola affascinano e l’ambiente circolare che lì si sviluppa fa correre la fantasia.

sabato 25 maggio 2013

167 - ATTENZIONE

RAGGIRANO I CITTADINI CON INFORMAZIONI PARZIALI E INESATTE
Di cosa parlo?
DEL RISCATTO DEL DIRITTO DI PROPRIETÀ DELLE CASE SU AREE EX LEGGE 167
Chi è che raggira?
PROGETTO BUSSERO E BUSSERO+, gruppi di opposizione in Consiglio comunale
Quale è il loro obiettivo?
GENERARE CONFUSIONE NEI CITTADINI AL FINE DI CREARE INCERTEZZE ALL'ADESIONE DELLA PROPOSTA DI RISCATTO

I FATTI
Ho partecipato all'assemblea pubblica organizzata dai citati gruppi consiliari per comprendere le ragioni del loro dissenso sulla proposta deliberata dal Consiglio comunale in merito al riscatto del diritto di proprietà delle abitazioni in aree 167.
La possibilità del riscatto è normata da leggi che, da un lato, fissano criteri di calcolo e di abbattimento del corrispettivo dovuto dai cittadini che vorranno aderire, dall'altro da norme che lasciano alla discrezionalità dei Consigli comunali la possibilità di introdurre ulteriori riduzioni del costo del riscatto nel rispetto di principi stabiliti.
Il Consiglio comunale di Bussero ha approvato due delibere recependo l'insieme delle leggi e norme vigenti per abbattere adeguatamente il costo del riscatto.
Il contenuto in oggetto è materia altamente sensibile, trattandosi delle abitazioni di un terzo delle famiglie di Bussero e quanto esse debbano pagare per il relativo riscatto.
In questa assemblea ho assistito a diverse argomentazioni che non mi hanno convinto.
Non entro nel merito della discrezionalità dei consiglieri comunali sulla possibilità di scegliere varie opzioni, come i tempi di pagamento o gli ulteriori sconti per agevolare i cittadini. Per non parlare della presunta sussistenza del conflitto di interesse, materia chiarita da una dichiarazione del Segretario comunale riportata in delibera.
I rilievi, su presunti errori nell'applicazione di norme che sono stabilite dalla legge e confermate dalla Corte dei Conti a sezioni riunite, sono privi di fondamento e lo dimostrerò di seguito con la documentazione allegata.
Tali rilievi sono stati argomentati dai relatori di Progetto Bussero e Bussero+ mettendo in alternativa la norma prevista dalla legge 448/98 (art. 31 commi da 45 a 49) a quanto deliberato dalla Corte dei Conti in sezioni riunite n. 22/CONTR/11 del 14-4- 2011.
Inoltre è stato citato come riferimento quanto fatto dal comune di Reggio Emilia in contrapposizione a quanto approvato dal comune di Bussero.
Per scrupolo mi sono riletto la citata delibera della Corte dei Conti, (allegata), e francamente non ho trovato nessuna contraddizione tra la stessa e i criteri adottati dal Consiglio comunale di Bussero. Viene infatti ripetutamente preso come riferimento la già citata vigente legge 448/98 art. 31 commi 47- 48, (anch’essa allegata), sia per “individuare un riferimento comuneal fine di agevolare, in maniera indifferenziata nelle diverse realtà locali, l’acquisizione in piena proprietà delle aree, sia per la determinazione del corrispettivo: Il comma 48 dello stesso articolo 31 contiene alcune previsioni la cui piena applicabilità, ad avviso del Collegio, è da ritenersi pacifica. … Anche con riguardo specifico al sistema di calcolo del corrispettivo, le Sezioni riunite ritengono che si debbano in ogni caso far salvi i residui profili disciplinari, la cui vigenza risulta confermata dalla perdurante possibilità,attraverso la loro applicazione, di soddisfare le esigenze di uniformità nella determinazione del corrispettivo e le finalità agevolative sottese al disposto normativo.
Il corrispettivo, pertanto, deve essere in primo luogo calcolato al netto degli oneri di concessione del diritto di superficie rivalutati. Deve, inoltre, continuare a farsi riferimento ad un metodo di calcolo che preveda la riduzione del 60 per cento rispetto al valore determinabile ai fini dell’indennità di espropriazione.”
Ho poi letto la delibera del Comune di Reggio Emilia(allegata): anch’essa conferma quanto disposto dal comma 48 dell'art 31 della legge 448/98, definendo un corrispettivo per il riscatto pari al 30% del valore venale delle aree, dal quale vengono detratti alla fine, rivalutati, gli oneri di concessione pagati.
Orbene, il comune di Bussero, con il criterio approvato dal Consiglio comunale, (vedi allegato1 e allegato2), ha sostanzialmente eguagliato il comune di Reggio Emilia, stabilendo il corrispettivo per il riscatto pari al 45% del valore venale delle aree, dal quale vengono detratti, rivalutati, gli oneri di concessione già pagati, il dovuto viene poi ridotto di un ulteriore 15% +15% +5%.
Ho voluto approfondire prima di dimostrare quanto obiettivamente e oggettivamente siano strumentali le posizioni sostenute dai promotori dell'iniziativa.
Fare oggetto di scontro politico, tra chi governa e chi sta all'opposizione, questo tema della casa e dei soldi dei cittadini non è una buona cosa, ma purtroppo ne ho avuto conferma dalle parole espresse da un leader di Progetto Bussero ex candidato sindaco, che ha invitato espressamente i cittadini a non aderire alla proposta di riscatto.
Vorrei solo ricordare che dieci anni fa Progetto Bussero si fece promotore di un'iniziativa, sempre sulla 167, con il risultato di avere solo procurato un danno economico ai cittadini aderenti in buona fede.
A Bussero+, che chiede ripetutamente di partecipare, vorrei ribadire che l’attuale Amministrazione Comunale ha dimostrato, sin dal suo insediamento, di essere aperta alla partecipazione ed ad accogliere il contributo di tutti.
Occorre però coerenza: ci ricordiamo tutti le posizioni espresse da Bussero+,“non bisogna svendere la 167 è patrimonio collettivo”, mentre oggi invece si invoca “perchè pagare così tanti soldi?”.
Fatte salve le diverse opzioni programmatiche e le divisioni che potranno ancora esserci nel merito delle scelte che stanno nella discrezionalità delle competenze dei consiglieri comunali, perchè continuate a insinuare, senza nessun fondamento, come dimostrato anche da questo episodio, scorrettezze nel procedimento amministrativo, che tra l'altro sta in capo esclusivamente alla responsabilità dei tecnici e dei funzionari comunali che debbono esprimere sempre preventivamente il parere di regolarità e legittimità?
Così non si costruisce nulla.
(a.g.)

giovedì 23 maggio 2013

HAWA ADEN MOHAMAD INCONTRA IL CONSIGLIO COMUNALE

INCONTRO AMMINISTRAZIONE COMUNALE CON HAWA ADEN MOHAMAD

Mercoledì 22 maggio 2013 in Consiglio Comunale c'è stato l'incontro con Hawa Aden Mohamad fondatrice e direttrice del GECPD (Centro educativo per la Pace e lo Sviluppo di Galkayo), un centro che si trova nella Somalia nord-orientale, nella regione del Puntland.
Ad Hawa è stato ha assegnato dall'Alto Commissariato delle Nazioni unite per i Rifugiati (UNHCR) il Premio Nansen per i Rifugiati edizione 2012.


Zia Hawa, come ormai noi la chiamiamo in tono confidenziale, è un’ex rifugiata che ha scelto di tornare nella sua terra, la Somalia, per sostenere un’ambiziosa iniziativa educativa. Il suo operato ha cambiato radicalmente la vita di migliaia di donne e di ragazze sfollate, donne e ragazze che sono tra i soggetti più vulnerabili della società somala – che spesso si trovano ad affrontare marginalità, abusi, violenze di ogni tipo, compreso lo stupro.
Il GECPD, con la direzione di Mama Hawa (così come tutti la chiamano in Somalia) da quando è stato istituito nel 1999 ad oggi, ha fornito assistenza ad oltre 215.000 persone, aiutandole a riprendere in mano la propria vita.
Come Spazio Solidale, dal 2001, siamo orgogliosi di sostenere economicamente il GECPD in Somalia, lo sosteniamo grazie alla presenza del calendario multi religioso e multiculturale “L’Orologiaio Matto”, un calendario che viene costruito con progetti a carattere interculturale, sempre diversi, realizzati all’interno di scuole elementari e medie. Ad esempio il calendario 2013 è stato realizzato all’interno della scuola primaria di Bussero.
Perché sosteniamo il GECPD? Ci ha convinto e ci convince il lavoro che svolge, l’affermazione dei diritti delle donne, il diritto all’istruzione delle bambine, il diritto alla salute a partire dalla lotta contro le MGF (mutilazioni genitali femminili), l’impegno in favore delle popolazioni sfollate dalle altre regioni per i conflitti armati e i ricorrenti eventi climatici, tsunami, siccità, carestie.
Da due anni, 2012 e 2013, abbiamo l’onore di partecipare, per un pezzetto, ad un progetto ambiziosissimo “Una scuola per l’infanzia in Somalia”, sostanzialmente la costruzione di tre scuole primarie, una all’interno del Centro e le altre in due campi profughi.
Lavorare per le bambine e i bambini somali significa lavorare per costruire un futuro di pace per la Somalia. Noi sosteniamo Faduma, una nostra associata somala, che vive da molti anni in Italia ma che, in questi due anni è tornata in Somalia per coordinare questo progetto e che oggi è qui con noi e con zia Hawa.
Ogni giorno, con il suo lavoro, Mama Hawa diffonde nella sua martoriata terra somala un messaggio di speranza, un messaggio di pace, di salvaguardia del valore della vita umana, della vita delle donne e delle bambine che spesso sono le vittime peggiori di guerre e violenze.
Noi diciamo grazie a Mama Hawa per quello che fa e per l’opportunità che ci offre nel sostenere lei e tutto il GECPD.

mercoledì 15 maggio 2013

CONSIGLIO COMUNALE 6 MAGGIO 2013

PUBBLICHIAMO AMPI STRALCI DEL CONSIGLIO COMUNALE SUDDIVISO PER ARGOMENTI

BILANCIO CONSUNTIVO 2012


REGOLAMENTO TARES


BILANCIO DI PREVISIONE 2013


SCHEMA CONTRATTO 167

sabato 27 aprile 2013

25 APRILE 2013

Con queste immagini vogliamo ricordare il 25 Aprile, festa della Liberazione, fondamento dell'Italia repubblicana. La Libertà è una conquista che va sempre alimentata. Quest'anno l'Amministrazione comunale ha riposizionato sul Municipio la lapide a ricordo del partigiano Angelo Barzago. Giovane busserese di 20 anni fucilato per rappresaglia dai nazifascisti.
Il Sindaco ha attualizzato il sacrificio di 68 anni fà di quei giovani assieme al Sindaco di Pessano con Bornago e con la gradita presenza della sorella di Angelo Barzago. I cittadini di Bussero hanno partecipato ripercorrendo un corteo che da anni non si teneva a Bussero. Presso il Circolo, che porta il nome di Angelo Barzago, è stata esposta una mostra, tratta dal libro I Bambini del Duce, sull'educazione nelle scuole nel ventennio fascista con il culto del Duce insegnato ai bambini.