domenica 8 marzo 2015

OFFICINA X BUSSERO - TERRITORIO E OPERE PUBBLICHE

NEL MEZZO DEL CAMMIN DI NOSTRA VITA……. (amministrativa)

TERZA PUNTATA (senza CANTO)


Il territorio e le opere pubbliche sono il tema di giornata.
Le opere pubbliche, come le uova, per essere di giornata dovrebbero però essere fresche; dovrebbero essere pronte, in tempi conseguenti con il loro avvio e invece….
Del resto a proposito di uova, la frittata l’hanno fatta prima gli incoscienti amministratori datati 2009 – 2011 e poi la crisi del mercato immobiliare e le imprese coinvolte nei lavori pubblici che non ce la fanno.

Si parla, insomma, non solo di Auditorium e Palazzetto ma anche di elettrodotti sospesi in aria e non ancora interrati. Si parla anche di opere di più piccola portata (ma che son li a chiedere di essere realizzate) come l’accesso alla Metropolitana.
Chi non si incazza della micragnosa e insulsa politica dell’ATM che lascia non solo deperire la stazione MM2, della quale è proprietaria e dalla quale transitano migliaia di persone ogni giorno, ma neppure si cura di trovare con la Amministrazione comunale un punto di incontro per realizzare l’abbattimento delle barriere architettoniche lasciando questo immobile in uno stato da paese del terzo mondo?

Il relatore che impietosamente narra tutto ciò, altri non è che l’assessore ai LL.PP. (acronimo di lavori pubblici).
Sicuramente il nostro Massimo Vadori se l’aspettava di non essere osannato, nel Colosseo, come Massimo Decimo Meridio (il Gladiatore), al grido di “massimo, massimo, massimo”.
Come il Gladiatore riporta, però, le ferite dei tanti duelli sostenuti in questi due anni e mezzo con gli operatori coinvolti nei progetti e nelle opere.
Sul suo viso da eterno ragazzo dal tratto un pò slavo, lascia trasparire la fatica del mestiere, la delusione degli obbiettivi non ancora raggiunti (FINIAMOLO! L’ Auditorium, COMINCIAMOLO! L’interramento degli elettrodotti).

Cambia un attimo il suo sguardo quando racconta dei successi nella campagna degli ORTI o della realizzazione, in piena Gallia Cispadana di un bosco di 4.350 alberi: un'oasi naturalistica nel Parco del Molgora ai confini del castrum Busserus.
E ancora dell'avvio del progetto di energie rinnovabili e di risparmio energetico sugli edifici pubblici, o della raggiunta soluzione viabilistica, dopo quella trovata per la via Appia, per la sicurezza della strada di cascina Nuova, dei primi passi con i proprietari terrieri, (auspicando che siano solo in avanti, i passi!), per la ciclabile, direzione Cernusco Asinario, sulla quale trasportare le truppe in bicicletta e per la ristrutturazione della Cascina Gogna, dove accamparle.

E può, arrivata l’ora nona, Massimo Decimo Vadori arringare il Senato narrando tutti i risultati conseguiti nei due anni e mezzo del Consolato, magari dall’Urbe poco conosciuti o già dimenticati: il Piano di Governo del territorio -PGT- con i vincoli ambientali, paesaggistici e edificatori; il riscatto della 167, l'apertura dell'aula studio in biblioteca, la manutenzione straordinaria delle scuole per oltre 650 mila euro (o erano sesterzi?), la consegna ai cittadini del parco della Pace, le aree per i cani, i locali per l'incubatore d'impresa, il primo lotto di asfaltature, la manutenzione straordinaria del patrimonio arboreo.

Come a dire “sun minga chi a petinà i bambul!” in lingua gallica.

Scorre così la serata in quel della Casnati e al termine Massimo Decimo Vadori guarda negli occhi i presenti che, come i Romani sugli spalti dell’Anfiteatro Flavio, guardano lui.
La domanda che silenziosa serpeggia nell’aria non è se vincerà il duello contro l’Imperatore o qualche suo simile in epoca moderna, no!
La platea si chiede: “…… se nel programma elettorale avessimo previsto di costruire il canale navigabile al posto del Viale Europa, sarebbe proprio stata una cazzata??”

Ma i piedi di Massimo e della sua squadra, son ben piantati per terra; da domani la Legione “Busserus, patria tua” ricomincia, testa sulle spalle, a camminare!

Bricolage

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